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Categoria: Altra manifattura

Francy Creations di Gaetano Brunetti

Miglianico

I gioielli FrancyJewel vengono alla luce senza impoverire o distruggere la Natura in alcun modo. Sono utilizzati solo metalli preziosi riciclati e non derivanti da animali come argento, Argentium, oro e ottone. Oltre ad essere “vegan-friendly” i gioielli FrancyJewel sono anche “Earth-Friendly” poiché non vengono utilizzati scarti tossici e inquinanti durante il processo produttivo, ma solo derivati naturali “cruelty-free”.

L'IDEA

FrancyJewel segue un’etica “vegan” e un percorso ecologico il più puro possibile durante tutti gli aspetti della lavorazione dei gioielli fatti a mano. Indossare un gioiello non dovrebbe significare sofferenza e povertà, nessuna vita o ecosistema dovrebbe mai sopportarne il sacrificio più alto. Questo è il principio base dell’etica su cui FrancyJewel costruisce le sue fondamenta. I gioielli, le collezioni, gli strumenti di lavorazione e tutti i processi artigianali tendono a ridurre al massimo l’impronta ecologica che pesa sulla Natura. Per realizzare dei gioielli responsabili e realmente ‘sostenibili’, in ogni fase del processo di lavorazione non vengono utilizzate materie prime che possano danneggiare gli animali o l’ecosistema naturale e questo vuol dire, che FrancyJewel utilizza solo ottone, oro e argento riciclati, né derivati animali come perle, coralli, madreperla, avorio, etc. Anche le pietre preziose sono frutto di ricerca attenta e cruelty-free. Solo pietre antiche riciclate, bellissime perle Swarovski, perle in cotone pressato, cristalli Swarovski, gemme sintetiche come moissaniti e cubic zirconia ad esempio, (molto vicine alla brillantezza dei diamanti), oppure pietre che non sono estratte impoverendo e distruggendo la flora e la fauna di luoghi incontaminati. I gioielli FrancyJewel nascono dalla passione di chi serba nel cuore un sentimento di profonda gratitudine e assoluta devozione per l’immensa bellezza del Creato e di tutte le creature che lo abitano, senza nessuna distinzione. ORO E ARGENTO 'FAIR-TRADE' L’oro è un metallo prezioso estremamente raro, è simbolo di potere, denaro e di ricchezza e la sua estrazione, come qualsiasi tipo di attività estrattiva impoverisce il suolo e il sottosuolo. L’oro inoltre, si trova per lo più nella crosta terrestre ad elevatissime profondità nel sottosuolo e in bassissime concentrazioni nelle rocce. La sua concentrazione media è pari allo 0.005 parti per milione. Si può rinvenire, in piccole quantità, anche in giacimenti sulla superficie terrestre e questo tipo di oro è detto alluvionale e detritico e si concentra nei corsi d’acqua e soprattutto nei fiumi. Data la sua bassa concentrazione, la sua estrazione avviene mediante la cianurazione del mercurio. Un processo chimico altamente tossico ed inquinante per l’uomo e per la Natura, oltre che per la flora e la fauna che abitano il luogo. Dal 2011, il marchio commerciale ‘Fairtrade’ International, con sede a Bohn, ha introdotto sul mercato anche l’oro ‘Fairtrade’ e, cito testualmente dal sito Fairtrade Italia: “Dopo caffè, zucchero, riso e tanti altri prodotti, anche il prezioso metallo entra a far parte del circuito del mercato equosolidale certificato. Grazie al marchio internazionale Fairtrade viene garantito che quest’oro, per ora in commercio solo in Gran Bretagna e in Canada, sia frutto del lavoro equamente retribuito dei piccoli produttori del Sud del mondo, che la sua estrazione non abbia comportato l’uso di sostanze chimiche e che per la lavorazione non vi sia stato sfruttamento del lavoro minorile. Inoltre, ai produttori viene assicurato un premio aggiuntivo sull’oro venduto, il Fairtrade Premium, che deve essere reinvestito in progetti sociali a favore delle comunità locali. Grazie al Fairtrade i produttori delle nove cooperative di Bolivia, Colombia, Ecuador e Perù che hanno aderito alla certificazione hanno la speranza di uscire dal circolo vizioso dello sfruttamento e dell’illegalità in cui versano circa 15 milioni di piccoli minatori coinvolti nell'estrazione dell’oro. “ Secondo il più recente rapporto fairtrade 2015/2016 (che si trova a questo link: https://annualreport15-16.fairtrade.net/en/ ) il commercio generato da tutti i prodotti ‘etici, equi e solidali’ ha generato un impatto economico che porta meno di 0,04 dollari a persona al giorno. Un guadagno tutt’altro che etico e sostenibile per i lavoratori, un contributo molto ridotto per eliminare la povertà e favorire un commercio solidale. Inoltre, tra i metodi estrattivi non vengono citati procedimenti alternativi all’utilizzo del cianuro e del cloro. La parola ‘Sostenibile’ non significa sempre ‘Cruelty free’, né ‘Eco-friendly’ né può diventare sinonimo di un’attività che realmente tende ad azzerare l’impatto ambientale e a non sfruttare uomini, animali ed ecosistema. L’unica tipologia di oro realmente sostenibile, il più prezioso per il Pianeta Terra e per salvaguardare questa e le future generazioni è a nostro avviso e alla luce di molteplici evidenze, l’oro riciclato. Ecco quindi che: “Il vero risultato netto di Fairtrade e altre certificazioni è la concentrazione di miliardi di dollari di profitti e di valore aggiunto in tasse per le nazioni sviluppate, e la povertà per la maggior parte dei produttori. Il modello economico del commercio equo e solidale […] è quello di pagare un "premio" agli agricoltori e le cooperative, dopo aver pagato il costo della certificazione, che si traduce in un valore condiviso insignificante per produttori, agricoltori e lavoratori. Sembra chiaro che Fairtrade e altre simili certificazioni servano in realtà a perpetuare la povertà. Il loro fallimento come sistemi per eradicare la povertà è indiscutibile.” (via: http://www.huffingtonpost.it/-fernando-moralesde-la-cruz/fairtrade-certificazioni-eque_b_12438232.html ) GIOIELLI 'ETICI' e 'SOSTENIBILI Realizzare dei gioielli etici dovrebbe significare utilizzare in modo responsabile metalli preziosi riciclati, senza promuovere la continua estrazione delle materie prime e la conseguente distruzione e impoverimento del territorio. Definire ‘green’ o ‘sostenibile’ qualsiasi forma di estrazione di oro vergine è contraddittorio ed estremamente fuorviante e può sicuramente rappresentare il più brillante esempio di “greenwashing” dei nostri giorni. Il termine greenwashing è un neologismo che indica “la strategia di comunicazione di alcune imprese, organizzazioni e istituzioni politiche finalizzata a costruire un’immagine di sé ingannevolmente positiva sotto il profilo dell’impatto ambientale, allo scopo di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dagli effetti negativi per l’ambiente dovuti alle proprie attività o ai propri prodotti” (via Wikipedia). L’estrazione mineraria, non è una pratica etica per natura e questo vale sia per l’oro che per l’argento “fair-trade” o “fair-mined”, procedimenti tutt’altro che green e sostenibili, ma che distruggono interi ecosistemi a tutti i livelli, anche microbiologici. Le miniere sono dannose per l’ecologia del nostro pianeta. Dal 2011, il nuovo tipo di commercio aurifero, promosso dal marchio commerciale “Fairtrade” ha incrementato la domanda di oro “sostenibile” ed “etico”, così, molti gioiellieri responsabili che prima preferivano l’oro riciclato per realizzare i propri gioielli adesso si sono uniti a quegli artigiani/imprenditori che, sulla scia del clamore pubblicitario, adesso scelgono una tipologia di oro di nuova estrazione che di “fair” ha ben poco, ma di “trade” ha molto di più. Riciclare, riciclare, riciclare, questa è l’unica pratica davvero naturale ed ecologica e che continua ad essere la migliore sotto il profilo dello sviluppo sostenibile. Condannare la fauna selvatica e inquinare in modo regolamentato l’ambiente in cui viviamo non può rappresentare una scelta ETICA. FRANCYJEWEL - GIOIELLI 'VEGANFRIENDLY' In ognuno di noi risiede l’importante responsabilità di preservare l’ambiente, anche compiendo piccole scelte positive e responsabili ogni giorno. Ridurre l’impatto della mano dell’uomo sulla natura, attraverso la scelta sia di prodotti che non alterino il normale corso della Natura dovrebbe essere un dovere per ciascuno. Farsi le giuste domande sulla provenienza e sul perché, talvolta le scelte sensazionalistiche e guidate dai grandi marchi non siano sempre le migliori, potrà aiutare il nostro sistema a invertire il suo ineluttabile destino. L’utilizzo di componenti e derivati animali è una pratica comune in ogni campo del commercio, dall’alimentazione, fino, appunto, alla creazione di gioielli, che di natura dovrebbero solo custodire la luce e il significato prezioso di un momento indimenticabile. Indossare gioielli creati con parti di animali ancora oggi, ha un sapore anacronistico e controtendenza, un pò come la moda di indossare una pelliccia vera. FrancyJewel è un brand che non utilizza materie prime e derivati animali nei suoi gioielli. Nello specifico, non vengono utilizzati: Perle coltivate, di acqua dolce, né di acqua salata. Coralli Pelle e pellami Avorio e derivati Ossature di animali e derivati Madreperla Qualsiasi altro prodotto derivato dagli animali.
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