TRUCK 21 DI LORENZI ALESSANDRO
SAN MARCELLO PITEGLIO (PT)
La mia è una piccola azienda di trasporto merci, in attività dal 2015, che opera all’interno di uno storico consorzio di Prato specializzato nel trasporto di merci per la grande distribuzione e di merce fresca e surgelata con mezzi frigo. Quindi una sturt-up sulla quale un imprenditore giovanissimo (24 anni compiuti da poco) ha scommesso per il proprio futuro potendo però contare su una organizzazione consolidata come quella del Consorzio a cui aderisce.
Ogni mezzo è dotato di localizzatori satellitari installati sui nostri veicoli, che consentono in ogni momento di visualizzare dove sono i mezzi, i consumi, i rifornimenti di carburante, il percorso fatto dall’autista, i dati del tachigrafo ai fini degli adempimenti di legge. Inoltre i veicoli sono dotati di navigatore satellitare di ultima generazione, con aggiornamenti automatici, per raggiungere velocemente e in sicurezza le destinazioni previste dal viaggio.
L'IDEA
“Cambiamenti”: in questa parola è condensata la storia della mia azienda che in un anno e mezzo di attività si è trovata a dover cambiare mezzi e dipendenti. Ma è anche quello che serve per il settore nel quale opero.
Mi presento: mi chiamo Alessandro Lorenzi, ho 24 anni e da due anni ho avviato una piccola attività di trasporto merci, con 4 mezzi pesanti frigo, che opera nel settore del fresco e del refrigerato e trasporta merci in prevalenza per la grande distribuzione e del settore agricolo toscano.
La mia azienda si chiama “Truck 21”, dove 21 sta per l’età che avevo quando ho iscritto la ditta alla Camera di Commercio di Pistoia, per poter poi procedere con i tanti e complicati adempimenti necessari per l’apertura di una attività di trasporto. Per arrivarci, ci sono voluti ben 6 mesi!!!
Purtroppo il nostro è un settore oltre che complicato, anche soggetto a tanti eventi che non è possibile preventivare, in primo luogo la legislazione che cambia all’improvviso, creando problemi economici e danni importanti per le aziende che spesso non hanno il tempo di adeguarsi alla nuova realtà. Anche perché, per un giovane che apre un’azienda, in particolare nel settore del trasporto merci, dove servono risorse importanti per l’acquisto dei mezzi, non è facile ottenere i finanziamenti necessari a rinnovare all’improvviso i propri veicoli.
E’ quello che è successo a me. Ho acquistato i 4 mezzi usati da un altro socio del Consorzio nel quale ho deciso di avviare la mia attività. Dopo soli 6 mesi ho dovuto decidere di sostituirne due perché nel frattempo quel tipo di veicoli era stato escluso dal rimborso dell’accisa, che è necessario per far costare il nostro gasolio quanto quello degli altri operatori europei.
Che spesso, come nel caso dei vettori dei paesi dell’Est Europa, hanno costi inferiori ai nostri di oltre la metà, costringendo anche a noi ad abbassare il prezzo del trasporto in modo tale che se ci sono problemi come nel mio caso, non si riesce nemmeno a fare pari perché il margine dell’attività è ridottissimo.
Tanto per essere breve, per effetto della modifica legislativa di cui ho detto prima e per danni meccanici importanti ad un altro mezzo, in un anno e mezzo ho dovuto sostituire 3 dei 4 camion che avevo acquistato inizialmente e uno dei 4 dipendenti assunti all’apertura dell’azienda, che, purtroppo, è deceduto per un tumore fulminante che in due mesi ce lo ha portato via. A lui ho voluto dedicare il primo camion nuovo che ho acquistato mettendo il suo nome sulla carrozzeria, in modo che comunque resti con noi il più a lungo possibile.
Sono fatti che lasciano un segno indelebile perché fortemente traumatici anche in una azienda già avviata, figuriamoci in una appena nata. Fatti che pagherò ancora per diverso tempo dato che, pur avendo 4 veicoli, ne deve ancora pagare 7 e da un investimento iniziale già abbastanza consistente mi sono trovato a doverlo più che raddoppiare con grandi difficoltà prima nel trovare i mezzi giusti e poi il credito necessario.
Per questo devo ringraziare la mia banca, la BCC locale, che in questo percorso ha creduto in me, mi ha consigliato e supportato nell’investimento da fare, come la concessionaria IVECO della nostra zona.
Ho parlato prima di cambiamenti per il settore dell’autotrasporto. Da giovane quale sono, vedo che sarebbe necessario un cambio di mentalità enorme. Innanzi tutto devo dire che c’è troppo antagonismo tra le imprese, che spesso si fanno del male da sole con una concorrenza che non serve a nessuno. Poi che le aggregazioni come la nostra, opero infatti in un Consorzio che ha fatto, proprio nell’anno in cui io ho iniziato, 30 anni di attività, sono fondamentali. Altrimenti non c’è futuro per le piccole aziende come la mia, che da sole non possono far fronte a commesse in cui l’organizzazione aziendale è il requisito fondamentale.
Anche la rappresentanza di questo settore deve cambiare profondamente. C’è bisogno di più rappresentanza e che sia più incisiva. Oggi ci sono troppe associazioni ed come per le imprese: più sono meno è il potere contrattuale. Servono norme che semplifichino il settore e soprattutto che mettano tutti gli operatori europei nelle stesse condizioni, altrimenti per noi italiani, con i costi fiscali, amministrativi e del lavoro che abbiamo, non c’è storia.
E ancora, il cambiamento deve essere attuato nell’organizzazione del lavoro, avvalendosi di tutti i mezzi anche informatici che il progresso ci mette a disposizione, come nella ricerca di maggiore sostenibilità. Io ho imparato che si deve stare sulla gestione oltre che pensare a fare chilometri. Per inciso, i miei 4 camion nel 2016, primo anno intero di attività, di chilometri ne hanno percorsi esattamente 393.286.
Non so se rifarei la scelta di aprire un’attività di trasporto a poco più di 20 anni, in questi mesi tante volte non sono riuscito a dormire la notte pensando ai problemi dell’azienda,oppure al fatto che dalle mie scelte dipende la sorte, oltre che della mia che mi ha aiutato e supportato al massimo, di altre quattro famiglie, mentre i miei amici erano in discoteca o comunque a divertirsi. Però sono cosciente che questa esperienza mi ha irrimediabilmente trascinato in un mondo bello e importante, nel quale si respira il ruolo fondamentale svolto per la società. Già perché tutto quello che serve alla nostra vita è a portata di mano solo perché le aziende di trasporto ed i loro addetti lo hanno trasportato e distribuito, consentendo così che tutti possano goderne.
Alessandro Lorenzi
